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Articolo Brescia Oggi

dalla testata  BRESCIA  OGGI

S.A.R.E., una garanzia  per grandi marchi e cliente.

Frutto di un esperimento-pilota in Italia, con il  passare degli anni è diventata un’azienda strutturata, capace di garantire il servizio ai grandi marchi produttori di elettrodomestici e agli utenti finali. Un servizio di raccordo tra domanda e offerta, che rappresenta la vetrinadell’efficienza per le fabbriche di elettrodomestici, pur es­sendo una struttura completamente indipendente.

Lo sviluppo della S.A.R.E. di Brescia, la ditta di viale Italia che si occupa di fornire il servizio di assistenza e riparazione degli elettrodomestici, inizia nei primi anni Settanta, quando la Ignis decide di chiudere i centri di assistenza locali per affidarli ad aziende esterne. In Italia è Brescia la prima piaz­za interessata al nuovo corso. E sono Luigino Favalli, Serafino Frassi, Luigi Concin e Adriano Toninelli a cogliere l’occasione. Tecnici specializzati, dipendenti della sede Bresciana della Ignis, si propongono come nuovo punto di riferimento e, nel 1973, aprono la S.A.R.E. in via Milano.

Inizialmente si tratta di organizzare la struttura per seguire la clientela della provincia di Brescia e di Cremona: un’organizzazione del lavoro che, pur progredendo in sinergia con la Ignis, lascia ampio spazio d’azione. Anche se i concetti della qualità e del servizio just in time noti sono ancora evoluti, i quattro soci impostano l’attività per da­re una risposta rapida alle chiamate dei clienti.

La linea tracciata dalla Ignis è condivisa da altri marchi, per cui, nel volgere di qualche anno, debuttano numerose strutture deputate all’assistenza e alle riparazioni.
«All’inizio gli unici problemi erano gestire e sviluppare la struttura per rispondere alle esigenze delle aziende mandanti – spiegano i soci della S.A.R.E. . Poi i concetti di qualità hanno trasformato i centri come il nostro in punti di contatto tra utente e fabbrica. In pratica ci presentiamo al privato come rappresentanti della fabbrica: il cliente ci identifica per tecnici del marchio. Ci carichiamo dunque di una grande responsabilità: pre­sentarci adeguatamente perché, in quel momento, siamo noi a rappresentare l’azienda che ha prodotto l’elettrodomestico guasto o difettoso».

In che misura le fabbriche vi supportano? «Organizzano corsi di aggiornamento tecnico periodici e anche corsi “comportamentali”. Poi ci sono stage di marketing. Non c’è dubbio che, a livello di formazione, vengono messi a disposizione tutti gli strumenti per operare al meglio. Se le fabbriche hanno deciso di eliminare sostanzialmente i centri diretti è per ridurre i costi, garantendo però, con le nuove strategie, un livello qualitativo del servizio decisamente elevato».
Il vostro è un ruolo determinante: «In un mercato dove la differenza è fatta dal servizio svolgiamo un’attività di primaria importanza. A discriminare la scelta non è infatti il prezzo di acquisto dell’elettrodomestico, ormai a parità di qualità i prezzi non si discostano molto, ma il plus è rappresentato dall’after market, dall’assistenza e dai ricambi che si devono assicurare al cliente dopo la vendita».

Le caratteristiche peculiari dei centri di assistenza devono essere tempestività, professionalità, immagine e sfruttare. Punti cardine che hanno permesso lo sviluppo della S.A.R.E. che lo scorso anno si è trasferita nella nuova sede di viale Italia 6 C. La sede raggruppa l’ufficio, il laboratorio per le riparazioni, il magazzino ricambi e il punto vendita al pubblico dei ricambi stessi.
La compagine societaria ha perso Adriano Toninelli, in pensione dalla fine dei 2002, mentre la forza lavoro è rappresentata da due impiegate e sei tecnici. L’azienda dispone di cinque automezzi attrezzati come officina: «Il 90 % delle riparazioni viene effettuata sul posto – spiegano i tre soci dell’azienda bresciana -. Solo in casi rari trasportiamo l’elettrodomestico in sede per effettuare l’intervento. In questo caso la disponibilità di ricambi ci permette  di eliminare e  mantenere  minimi i tempi di fermo».